In memoria del Critico Franco Quadri, che ne fu fondatore e patron, si è svolta la prima edizione deI premi UBU dopo la sua scomparsa. I 53 critici chiamati a votare nella varie categorie in concorso hanno designato i vincitori, in un trionfo di ex aequo, di cui segue elenco:
Spettacolo dell’anno ex aequo in ordine alfabetico: Dopo la battaglia (Pippo Delbono, Ert - Emilia Romagna
Teatro Fondazione, Teatro di Roma, Théâtre du Rond Point, Théâtre de la Place, Théâtre National de
Bretagne); The History Boys di Alan Bennett (Ferdinando Bruni e Elio De Capitani, Teatridithalia)
Miglior regia ex aequo in ordine alfabetico: Valerio Binasco per Romeo e Giulietta di William Shakespeare;
Mario Martone per Operette morali da Giacomo Leopardi
Miglior scenografia: Maurizio Balò (Il misantropo)
Miglior attore: Gianrico Tedeschi (La compagnia degli uomini)
Miglior attrice ex aequo in ordine alfabetico: Federica Fracassi (Hilda e Incendi); Mariangela Melato (Nora
alla prova da “Casa di bambola”)
Miglior attore non protagonista: Luca Micheletti (La resistibile ascesa di Arturo Ui)
Miglior attrice non protagonista: Ida Marinelli (The History Boys)
Nuovo attore under 30: I ragazzi di The History Boys (Giuseppe Amato, Marco Bonadei, Angelo Di Genio,
Loris Fabiani, Andrea Germani, Andrea Macchi, Alessandro Rugnone, Vincenzo Zampa)
Nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica: The End di Valeria Raimondi e Enrico Castellani (Babilonia
Teatri)
Nuovo testo straniero: Lucido di Rafael Spregelburd
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia: Vollmond (Pina Bausch, Tanztheater Wuppertal Pina
Bausch)
Premi speciali:
• Teatro Povero di Monticchiello per il coinvolgimento di un intero paese in un progetto di teatro
civile di forte intensità poetica
• Virgilio Sieni non solo per il complesso del suo lavoro sul movimento, ma anche per la ricerca di
nuovi linguaggi con interpreti non professionisti
• Teatro Valle Occupato per l’esempio di una possibilità nuova di vivere il teatro come bene comune
• Il festival Prospettiva di Torino, a cura di Mario Martone e Fabrizio Arcuri, terreno di confronto
artistico internazionale rivolto alla crescita del “nuovo”
• Rai Radio 3 per aver riproposto con successo un genere “dimenticato” quale il radiodramma,
valorizzandolo come arte del presente
• Mario Perrotta per la “Trilogia sull’individuo sociale”, del quale coglie la disgregazione nel mondo
contemporaneo